A distanza di quasi 10 mesi dal successo della Mostra "Stati d'animA", organizzata in collaborazione con FINECO Bank di Chiavari, il Collettivo torna ad esprimersi scegliendo un tema di grande coinvogimento emotivo e di infinite possibilità di rappresentazione.
"Legàmi" è una mostra collettiva, in cui ciascun autore interpreta e racconta in modo assolutamente personale per visione, tecnica fotografica e allestimento, un "Legame".
Questo nuovo progetto conferma ancora una volta la cifra del Collettivo TIFF, tipica dei gruppi sperimentali: superare gli schemi classici del linguaggio fotografico, puntando sulla comunicazione e sul significato delle opere, incoraggiando visioni, anche molto difformi, sullo stesso tema e soluzioni personali innovative.
I "legami famigliari", intesi, in questo caso, come legame madre-figlio
il legame con "l'altro mondo": dove tutto finisce ma niente si dissolve
il legame con un "nuovo mondo": ovvero la negazione del legame
il legame con un "altro mondo": il musicista e il suo strumento musicale
il legame "dentro un altro mondo": la natura
Vi sono legami tra stelo e fiori a cui non si pensa, ma che sono essenziali per le reazioni chimiche nei vegetali, tra frutto e semi, tra frutti che sono anche semi, tra pianta e semi, vi sono custodie.
Vi sono legami temporali tra i semi che fanno nascere piante che fioriranno e in questi fiori ci saranno i semi del prossimo anno. E infine gli steli che diventano nidi di uccelli. Più in generale esiste l'idea del legame umano e la realtà della natura che vive di legami non negoziati.
L'autrice ha esplorato il mondo della musica cercando di rappresentare il legame tra il musicista e il suo strumento, facendo emergere come esso sia di fatto un prolungamento della sua anima oltreché del suo corpo.
Lettera a mio figlio è il lavoro realizzato per questo progetto di Legàmi.
Una dedica al viaggio compiuto sino ad ora, ai dodici anni passati insieme, alle difficoltà di essere mamma e alle gioie immense che ciò comporta.
L'obiettivo non è dare delle risposte, ma cercare di fornire i mezzi per poterle trovare da solo e per poter affrontare la vita nel miglior modo possibile.
Il visitatore potrà cogliere solo dei "frammenti" di questo cammino.
Closure?
Anche di fronte alla morte che tutto spazza, sopravviviamo erigendo luoghi ed altari per quei legami che vorremmo conservare per sempre.
Accettiamo di soffrire e di farci vedere sofferenti se questo vuol dire rinnovare un voto di vicinanza con chi non c'è più.
Il legame con il "nuovo mondo" tecnologico è spesso uno (s)legame. Fisicamente collegate da un sottile filo in cui scorre una musica ormai declassata a semplice sottofondo, le due persone non potrebbero essere più distanti. Ognuno isolatamente "interconnesso": è questo il nostro ossimoro futuro?
Legami con i nostri esseri più cari, legami concettuali che si concretizzano, volutamente ma anche inconsapevolmente. Fili che ci uniscono, ci tengono collegati.
Madre e figlia, i bambini al loro mondo fantastico ed immaginario, padroni e cani. Legami che, anche se dovesse staccarsi il filo materiale non si dissolverebbero mai.
Una ricerca fotografica degli intrecci tra l'intangibile e il pragmatico.